sabato 29 gennaio 2011

Un anno da dimenticare, un anno per ricominciare

IL DAFNE ARZIGNANO, GENNAIO 2011

Si sta per concludere un anno molto difficile per la nostra città. Un anno pesante sul piano economico e occupazionale, con l’industria locale in affanno per la pessima condizione congiunturale nazionale e internazionale e con molti lavoratori arzignanesi posti di fronte al dramma della cassa integrazione, se non della perdita stessa del lavoro.
Il 2010 è stato anche l’anno dell’inchiesta Dirty Leather. L’indagine è tuttora in corso ed ha portato alla luce atteggiamenti profondamente illegali e lesivi, oltre che all’erario pubblico, all’immagine stessa della città.
A fronte di questa preoccupante realtà attuale, i gruppi consiliari di minoranza hanno cercato di fronteggiare e di portare a conoscenza la cittadinanza dei molteplici comportamenti poco trasparenti nella gestione della “cosa” pubblica da parte dell’amministrazione comunale oggi in carica. Si veda a tale proposito, solo per parlare delle questioni più recenti, l’affare “Marcigaglia-Tosano” , il regolamento edilizio anti-associazioni o la mancata apertura della casa “Caritas” già predisposta e finanziata dalla precedente amministrazione. Per non parlare del naufragio dell’ospedale (ne avete più sentito parlare?) e dell’istituzione di una moltitudine di commissioni consultive mai minimamente considerate dall’amministrazione, che ha dimostrato più che mai di essere la giunta dei “no” e dell’incapacità cronica di dialogo coi cittadini e con le associazioni. Un’amministrazione ferma ai blocchi di partenza in grado solo di produrre comunicati stampa auto-celebrativi se non, addirittura, diffamatori. Non esiste tuttora un progetto amministrativo, non esiste alcuna linea di governo che permetta di comprendere la “direzione” di questa nave nel mare in tempesta dei tempi contemporanei.
Sono numerosissime le lamentele che giungono da più fronti ai consiglieri di minoranza relativamente al malgoverno cittadino. Da parte nostra, cerchiamo di raccoglierle e di presentarle agli amministratori e alla stampa. Ma l’opposizione deve essere di tutti. Le associazioni, le parrocchie, i vari enti di categoria devono mettere di fronte gli amministratori locali alle loro responsabilità, perché governare un comune significa progettare e realizzare concretamente azioni volte a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini. L’amministrazione che non è in grado di fare questo e che si trincera dietro scuse e recriminazioni è una amministrazione inadempiente fatta da persone che si devono occupare d’altro.
I consiglieri di minoranza

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